Corso di Riflessologia del viso, Dien Cham', ticino

Corso di riflessologia del viso

Il corso di riflessologia del viso è un metodo ideale per la cura di sè e della propria famiglia, ma anche une tecnica utile alle professioni mediche e paramediche. E un ottimo metodo che permette di prendere coscienza della propria salute e di intervenire ai primi sintomi di malattia.


La Riflessologia del viso, come coadiuvante ai trattamenti medici classici, può attivare la loro azioneabbreviando i tempi di recupero ma non sostituisce le cure classiche in causa di un trauma grave oppure qualora dopo la stimolazione dei punti, il dolore persiste. Può inoltre prevenire o alleviare numerosi piccoli disturbi.
Chi pratica la Riflessologia del viso non fa diagnosi ne prescrive farmaci, stimola semplicemente delle zone del viso con l’aiuto delle proprie dita o di uno strumento dalla punta arrotondata.

La Riflessologia del viso coniuga salute e bellezza!


la Riflessologia del viso agisce principalmente tramite il sistema nervoso equilibrando tutti i sistemi ai quali è collegato (organi, muscoli, endocrini, ecc.).

Poiché il viso è molto vicino al cervello, riccamente vascolarizzato, provvisto di terminazioni nervose e percorso da numerose vie di energia, egli centralizza tutte le zone riflesse del corpo ed è lo specchio di ogni dolore.

È, quindi, una zona riflessogena di prim’ordine, facilmente raggiungibile ed alla portata di tutti.

La Riflessologia del viso tratta i disordini del sistema nervoso che sono all’origine di depressionistress, emicranie, sciatiche, dolori lombo-sacrali, disturbi del sonno, ipertensione, ipotensione, disturbi digestivi, muscolari…

È un metodo sia preventivo che curativo, perché la stimolazione regolare dei punti riflessi del viso:

  • rinforza le difese immunitarie
  • rilancia le energie favorendo l’auto-guarigione dell’organismo
  • rilassa il viso e riduce le rughe

Come si pratica la Riflessologia del viso
Si stimola le zone riflesse del viso con la punta di una penna o semplicemente con le dita, alfine di risvegliare l’energia e farla circolare, permettendo così agli organi di ritrovare la loro vitalità e il loro buon funzionamento.

Obiettivi del corso di Riflessologia del viso

  • Ricevere un massaggio di riflessologia del viso fatto dall’insegnante;
  • Vedere le zone da trattare per risolvere gli squilibri più frequenti;
  • Imparare ad utilizzare la Riflessologia del viso secondo diagrammi codificati;
  • Imparare ad intervenire su disagi attraverso connessioni intuitive, con logica e buon senso;
  • Vedere dove sono situati i punti del Dien’ Cham’ ;
  • Vedere le diverse sequenze di punti del Dien’ Cham’ per trattare i vari disturbi;
  • Praticare con gli altri partecipanti in modo da saper far un massaggio di riflessologia del viso completo;

La Riflessologia del viso, essendo un metodo molto semplice sia da imparare che da praticare, due giorni di insegnamento sono sufficienti per poterlo utilizzare con benefici immediati.

Com’è nato questo corso di riflessologia del viso
Dopo aver insegnato il Dien’ Cham’ secondo il metodo di Nhuan le Quang per alcuni anni, la pratica e l’esperienza hanno portato Catherine Delessert-Bélaz atrasformare il Dien’ Cham’, basato sui punti, i diagrammi e i detti vietnamiti, in unmetodo più comprensibile per gli europei, e più simile al sistema della riflessologia plantare.

Catherine insegna ora la Riflessologia del viso, lavorando a zone, basandosi su diagrammi del corpo riflesso sul viso,  ed insegnando la logica del metodo in modo da poter usare la Riflessologia del viso in qualsiasi situazione o luogo, senza aver bisogno di un libro o della dispensa.

La riflessologia del viso nasce dal Dien’ Cham’ 
Originario dal Vietnam il Dien’ Cham’ è stato creato negli anni 80 dal professore Bui Quoc Chau, agopuntore in un centro di disintossicazione di H.C.M. Ville. Originalmente si praticava con gli aghi ed era assai complesso visto che il diagramma originale comprendeva più di 500 punti!

Nhuan Le Quang ha studiato il Dien’ Cham’, lo ha semplificato riportando i 500 punti iniziali ad una cinquantina di punti principali, e lo ha adattato in modo da poterlo praticare sia con le dita che con una penna o un oggetto arrotondato. Per alcuni anni lo ha insegnato anche in Ticino dove Catherine Delessert-Bélaz gli organizzava e traduceva i corsi di Dien’ Cham’, finché Nhuan Le Quang le diede il permesso di insegnarlo.

 

Testimonianze